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Giuseppe Marino All Right Reserved 2025
Giuseppe Marino è un artista la cui ricerca si sviluppa attorno all’indagine dell’interiorità umana e alla relazione tra materia e pensiero. Nato a Roma nel 1987, vive e lavora a Fano, nelle Marche. Cresciuto in una famiglia di artigiani e insegnanti d’arte, fin dall’infanzia ha maturato un profondo interesse per i materiali e le loro potenzialità espressive. Il laboratorio di famiglia ha rappresentato per lui il primo spazio di esplorazione: un ambiente fertile, dove ha potuto sperimentare liberamente tecniche e supporti, affinando un linguaggio visivo che si è consolidato con il tempo.
Il suo percorso artistico si è delineato in modo graduale e autonomo, attraverso lo studio, l’osservazione, la sperimentazione e il confronto diretto con il panorama dell’arte contemporanea. Un momento significativo della sua crescita è stato il contatto con la più antica rassegna d’arte della sua città, che gli ha offerto l’opportunità di esporre i propri lavori, confrontarsi con altri artisti e approfondire ulteriormente la sua ricerca espressiva.
La sua poetica si fonda su un’indagine costante delle dimensioni invisibili dell’esistenza: la solitudine, i linguaggi interiori, le ombre, il tempo, lo spazio, e il fragile confine tra ciò che si mostra e ciò che resta celato. Tematiche che prendono forma attraverso un approccio materico e sperimentale, in cui la scelta dei materiali – ceramica, legno, carta, alluminio, tela – diventa parte integrante del significato dell’opera. Ogni materiale è scelto per la sua capacità evocativa, come se fosse già portatore di una storia, di un’energia nascosta da far emergere.
Il suo processo creativo è aperto all’imprevisto, profondamente legato alla sperimentazione e al valore del percorso tanto quanto al risultato finale. Non segue schemi prestabiliti, ma si lascia guidare dall’intuizione, dall’ascolto e da una pratica che accoglie l’errore, il caso, la trasformazione. Ogni opera è un frammento di un’indagine più ampia sull’identità e sull’esperienza umana: un invito a interrogarsi su ciò che si cela dentro e fuori di noi, su ciò che resta sospeso, non detto, in attesa di essere compreso. L’obiettivo non è offrire risposte, ma scuotere lo spettatore, attivare riflessioni, risvegliare consapevolezze sopite.
Fortemente influenzato dal minimalismo, dall’arte concettuale e dall’arte povera, Marino costruisce un dialogo tra materiali, segni e assenze, dando vita a opere essenziali, intime e profonde, che rifiutano ogni narrazione esplicita per aprirsi all’interpretazione individuale. La sua arte è un luogo di interrogazione, un territorio mentale in cui forma e significato si rincorrono.
Attualmente è impegnato in una continua evoluzione della sua pratica, esplorando nuovi linguaggi e materiali, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente la propria ricerca artistica.