Giuseppe Marino


immagine personale.jpeg

Giuseppe Marino

Esplora l'invisibile. Ogni opera è una porta verso mondi interiori

 

Giuseppe Marino è un artista la cui ricerca si sviluppa attorno all’indagine dell’interiorità umana e alla relazione tra materia e pensiero. Nato a Roma nel 1987, vive e lavora a Fano, nelle Marche. Cresciuto in una famiglia di artigiani e insegnanti d’arte, fin dall’infanzia ha maturato un profondo interesse per i materiali e le loro potenzialità espressive. Il laboratorio di famiglia ha rappresentato per lui il primo spazio di esplorazione, un ambiente in cui ha potuto sperimentare liberamente tecniche e supporti, affinando un linguaggio che si sarebbe consolidato nel tempo.

 

Il suo percorso artistico si è delineato in modo graduale e autonomo, con una formazione costruita attraverso lo studio, l’osservazione e il confronto con il panorama artistico contemporaneo. Un momento significativo della sua crescita è stato il contatto con la più antica rassegna d’arte della sua città, che gli ha offerto l’opportunità di esporre i propri lavori, interagire con la scena artistica locale e approfondire la sua ricerca espressiva.

 

La sua poetica si fonda su un’indagine costante delle dimensioni invisibili dell’esistenza: solitudine, linguaggi interiori, ombre, tempo e spazio, l’invisibile che si manifesta nel visibile. Tematiche che prendono forma attraverso un approccio materico e sperimentale, in cui la scelta dei materiali – ceramica, legno, carta, alluminio, tela – diventa parte integrante del significato dell’opera. La sua pratica non segue schemi fissi, ma oscilla tra la progettazione concettuale e l’improvvisazione, lasciando spazio al caso e alla scoperta.

 

Fortemente influenzato dal minimalismo, dall’arte concettuale e dall’arte povera, Marino costruisce un dialogo tra materiali, segni e assenze, creando opere che invitano l’osservatore a interrogarsi su nuovi significati e possibilità di lettura. Il suo obiettivo non è fornire risposte, ma sollecitare domande, attivare riflessioni e risvegliare consapevolezze sopite.

 

Nel corso degli anni ha partecipato a diverse esposizioni collettive e personali, presentando i suoi lavori in contesti nazionali ed europei. Tra le esperienze più rilevanti figura la partecipazione alla storica mostra Accolta dei Quindici di Fano, evento che da oltre settant’anni riunisce artisti del territorio. Attualmente è impegnato in una continua evoluzione della sua pratica, sperimentando nuovi linguaggi e materiali, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente la propria ricerca artistica.